Giovanna è nata a Mestre e abita da sempre a Mirano. Fin da bambina rimane molto legata a Marghera, la città che custodisce le radici di tutta la famiglia. Spesso va a trovare lo zio, Bruno Zabeo sempre al lavoro sulle sponde del Brenta con il suo cavalletto e i suoi pennelli, impegnato a scomporre chilometri e chilometri di Riviera in tele da 70 cm. Le sue vedute sono famose, molto ricercate. La piccola Giovanna è incantata dalla magia dei colori, dei segni, delle mani che trasfigurano in poesia case, barche, rive alberate e ville antiche.
Comincia giovanissima a prendere lezioni di pianoforte e per oltre 8 anni frequenta la scuola Fancelli-Boschello di Mirano, sviluppando una passione per la musica che non l'abbandonerà mai più.
Dopo gli studi e i primi anni di lavoro Giovanna conosce, quasi per caso, il gruppo artistico L. Lotto, attivo a Mirano da decenni, guidato dal prof. Quaresemin. Spinta da una sottile sensazione di urgenza si iscrive per frequentare le lezioni di disegno, sentendo una vibrazione sempre più intensa dalla matita che striscia il foglio, attraverso il braccio fino al cuore. Pochi mesi dopo, in occasione di una mostra collettiva promossa in ricordo dello zio - mancato da qualche anno - conosce l'artista Guglielmo Barbetti, intimo amico del grande pittore della Riviera. Durante l'esposizione Giovanna e Guglielmo si conoscono meglio, si avvicinano, parlano molto. Guglielmo Barbetti è un pittore di radici toscane, artista molto conosciuto e attivo che ha partecipato a centinaia di mostre e concorsi vincendo innumerevoli premi. Le sue venezie tagliate dalla luce, i Cristi sofferenti, le sartorie, i tetti, il suo colore pieno e roboante lo hanno reso un personaggio di primo piano nel mondo della pittura veneta contemporanea. Barbetti la invita a "guardare" mentre finisce un vaso di fiori.
Sera dopo sera, tela dopo tela, il pennello passa continuamente di mano; Giovanna si "allena" con una interminabile serie di nature morte, fiori, maschere, tornando anche, per un lungo periodo, al disegno. Le prime tele della giovane allieva ripercorrono temi e soggetti cari al maestro: Venezia, ville, vecchie case di campagna. Da subito Giovanna rivela una straordinaria sensibilità per il colore che nelle sue pennellate possiede un'energia esplosiva, trattenuta in perfetto equilibrio da un'inequivocabile armonia tonale.
Dal 2004 inizia a partecipare ai principali concorsi di pittura del Veneto; nello stesso anno, iscritta al circolo artistico "La Tavolozza" di Spinea, espone alla sua prima mostra collettiva.
Intanto la ragazza, lavora, dipinge, viaggia. Anno dopo anno visita i maggiori musei del mondo, da San Pietroburgo a New York, passando per Firenze, Parigi, Roma, Berlino, Londra, Chicago, Los Angels.
Giovanna intraprende il proprio percorso artistico esplorando nuove tematiche e nuove tecniche, maturando presto una consapevolezza interpretativa che focalizza l'attenzione su dettagli e istanti della vita carichi di una sottile potenza evocativa. Sempre impegnata tra concorsi e mostre (ricordiamo in particolare le esposizioni di Mirano nel 2006, di Noale nel 2007, di Roma nel 2010, di Mira e Spinea nel 2011, di Mirano nel 2012), si iscrive nel 2011 al Gruppo Artistico Culturale Forma&Colore di Mira, che può vantare 30 anni di attività. Questa nuova esperienza segna un ulteriore momento di crescita e confronto per la giovane pittrice che ha l'occasione di partecipare intensamente alle iniziative del Gruppo, sperimentando una nuova dimensione collettiva della sua riflessione artistica.
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